“Bella domanda.. senz’altro ce l’ho un asset allocation, ma non saprei dire com’è distribuita ora la mia ricchezza fra le diverse possibili tipologie di investimento…” E perché non sapete dirlo?

Spesso le persone non hanno chiara la propria asset allocation per diversi motivi e credo che due siano i principali. Il primo può essere riconducibile al fatto che l’asset allocation frequentemente non è frutto di un processo che tende verso obiettivi ben precisi. Obiettivi, certo. Se tu agganci la tua asset allocation ai tuoi obiettivi, ce l’hai sempre chiara in testa perché tu hai sempre (o dovresti avere) chiari in testa i tuoi obiettivi. Il secondo motivo, altrettanto importante, è che normalmente noi non siamo abituati a considerare la nostra ricchezza nella sua globalità. Mi spiego meglio: se tu ha rapporti con diverse banche, tendi a considerare la porzione di patrimonio presso ciascuna in modo indipendente l’una dall’altra. Non solo: se hai degli immobili (e gli italiani hanno il 65% circa della propria ricchezza in immobili), tendi a non considerarli parte della tua asset allocation.. eppure l’immobile, soprattutto se messo a reddito, è un investimento (e del quale quindi sarebbe opportuno conoscere il rendimento).

Torniamo ai nostri obiettivi. La distribuzione della propria ricchezza fra le diverse asset class non può prescinderne. Se, ad esempio, il mio obiettivo è unicamente la conservazione del capitale, non potrò costruire un’asset allocation completamente azionaria.

Individuare i propri obiettivi può sembrare un esercizio semplice.. ma non lo è. Definirli significa un po’ guardarsi dentro e nel portafoglio, con estrema razionalità e consapevolezza. E significa saper attribuire ai propri obiettivi quelle caratteristiche che li rendono tali.

In primis, gli obiettivi devono essere realizzabili. Non ho detto semplici, ma realizzabili. Altrimenti staremmo parlando di sogni, anziché di obiettivi. Per carità anche i sogni si realizzano, ma in fatto di investimenti occorre essere più realistici.

Secondo, dobbiamo valutare le risorse disponibili: risorse finanziarie e di tempo. Certo, anche il tempo è una risorsa, forse la più preziosa. 10, 20 o 30 anni di investimenti sono necessariamente tempi diversi ai quali corrispondono strategie d’investimento differenti. Tempi e obiettivi devono essere coerenti e devono essere entrambi assolutamente definiti.

Quando valuti le risorse finanziarie, devi considerare quelle di cui disponi ma anche quali sono le tue fonti di reddito e l’eventuale necessità di capitali nel periodo di investimento.

Ecco allora che il nostro quesito “E tu di che asset allocation sei?” inizia a prendere forma … perché stiamo parlando dei nostri obiettivi, della nostra ricchezza nel suo complesso, del tempo.

Siamo pronti per decidere quanto attribuire del nostro patrimonio a ciascuna asset class. Qui entrano in gioco competenza, esperienza e sensibilità .. la competenza di chi si occupa di strategia finanziaria e conosce gli strumenti d’investimento, che ha maturato esperienza vivendo sui mercati finanziari attraversando crisi finanziarie e cicli economici positivi e che mette in gioco la propria sensibilità nel comprendere i tuoi obiettivi. Chi si occupa di strategia finanziaria è anche colui che contestualizza i tuoi obiettivi al momento storico di mercato che si sta vivendo e, sinceramente, ti dice ciò che non è possibile realizzare.

Attento infine: gli obiettivi possono cambiare nel tempo .. perché mutevole è la vita e ciò che ci accade. L’asset allocation quindi muta nel tempo, insieme a te.

Ora però, alla nostra domanda “e tu di che asset allocation sei?” possiamo finalmente iniziare a dare delle risposte!