A Warren Buffet e a come ha costruito la sua fortuna sono dedicati migliaia di libri.

Tutti offrono la loro spiegazione. Molti di loro sono fantastici. Pochissimi prestano attenzione alla realtà che la fortuna di Buffet non è dovuta solo al fatto che è un buon investitore.

Ad oggi, la ricchezza di Buffet è di 84,5 billion. La stragrande maggior parte di questa ricchezza si è accumulata dopo il suo 50-esimo compleanno.

Warren Buffet è un investitore fenomenale. Ma ci perdiamo un passaggio fondamentale se attribuiamo tutto il suo successo al suo acume d’investimento. L’altra imprescindibile faccia della medaglia è che è stato un investitore fenomenale per tre quarti di secolo.

Se avesse iniziato ad investire a 30 anni e avesse smesso a 60, poche persone avrebbero parlato di lui.

Warren Buffet iniziò ad investire in modo puntuale quando aveva circa 12 anni. A 30 anni aveva una ricchezza netta di 1 milione che, se aggiustiamo per l’inflazione, equivale a 9.3 milioni.

Se fosse stata una persona “normale”, una persona che avesse speso la sua gioventù ed i suoi 20 anni esplorando il mondo alla ricerca delle sue passioni e a 30 anni la sua ricchezza fosse stata di 25.000 dollari?

Riconosciamo pure che abbia guadagnato il 22% all’anno dai suoi investimenti: ma se avesse smesso di investire a 60 anni per giocare a golf e passare del tempo con i suoi nipoti, quanto sarebbe la sua ricchezza oggi? Non sarebbe di 84.5 billion. Sarebbe di 11.9 milioni. Il 99.9% in meno della sua attuale ricchezza.

Effettivamente il suo successo finanziario può essere enormemente legato alla base finanziaria che ha costruito durante la sua adolescenza e alla costanza di investire e rimanere investito anche nei suoi anni di anzianità.

Investire è la sua grande capacità ma il tempo è il suo segreto.

Così funziona il “compounding”.

Vediamola in un altro modo. Warren Buffet è il più ricco investitore di tutti i tempi. Ma non è, attualmente, il più grande, almeno non se misurato dal rendimento annuale medio.

Jim Simons, responsabile dell’hedge fund Renaissance Technologies, ha costruito la sua fortuna guadagnando il 66% all’anno dal 1988. Nessuno è andato vicino a questo record. Come detto prima, Warren Buffet ha guadagnato il 22% all’anno, un terzo circa rispetto a Jim Simons.

Oggi, la ricchezza netta di Simons è di 21 billion. Egli è il 75% meno ricco di Buffett, ben comprendendo quanto ridicola possa sembra quest’affermazione

Perché questa differenza?

Perché Simons non ha trovato il suo percorso d’investimento fino a che non ha compiuto 50 anni. Ha avuto meno della metà degli anni, rispetto a Buffet, per costruire la sua ricchezza.

Se Simons avesse guadagnato il suo 66% di rendimento annuale per i 70 anni circa in cui Buffett ha costruito la sua ricchezza, egli sarebbe ricco in una misura impossibile da scrivere.

Sono evidentemente numeri che fanno sorridere (mica tanto). Il punto è che quelle che sembrano “piccole” cose, in ipotesi di crescita, possono portare a numeri enormi.

Quanto ho scritto è parte di uno dei capitoli del libro “The Psycology of Money” di Morgan Housel. L’ho riportato perché credo siano considerazioni su cui ogni persona che investe possa spendere qualche riflessione.

Io penso che, naturalmente, oltre al tempo, la ricchezza di Warren Buffet derivi anche da altri elementi, non da ultimo da come affronta i mercati e la loro volatilità. Senza dubbio, deriva anche dalla capacità sua e dei suoi collaboratori di scegliere gli investimenti.

Tutti (verosimilmente) hanno tempo, non tutti hanno la stessa passione e le stesse capacità di Warren Buffet nello scegliere su cosa investire.

Chi ha tempo e sa scegliere raggiungerà grandi risultati, anche se non gli stessi di Warren Buffet. Chi ha tempo e non sa scegliere può individuare la persona che scelga per lui e potrà allo stesso modo arrivare ad importanti risultati. Chi non ha tempo, purtroppo, parte in difficoltà … ma se mira a “conservare” quanto già accumulato, invece che a guadagnare, otterrà comunque preziosi risultati perché non si farà inghiottire dall’inseguire obiettivi da raggiungere nel tempo che non ha.